Un mondo d'istituzioni

Un mondo di istituzioni

IL CONCETTO DI "ISTITUZIONE"

L'istituzione è l'insieme delle norme sociali che regolano un certo ambito della vita, istituendo ruoli e modelli di comportamento. Sono istituzioni per esempio il matrimonio, la famiglia, la religione, lo sport, il sistema scolastico e il sistema giudiziario, ma anche il linguaggio e la scienza. L'istituzione infatti si tratta di un'entità simbolica che quindi non si identifica nelle risorse materiali per concretizzarsi. 

LE ISTITUZIONI COME INSIEME DI NORME SOCIALI

Le norme sociali sono delle regole che indicano come le persone devono comportarsi in specifiche situazioni della vita sociale. Queste norme sociali possono essere sia in forma scritta che in forma non scritta. Il sociologo Sumner le ha classificate in tre tipi principali: 

  • stateways, o norme giuridiche, che vengono emanate dallo Stato e sono obbligatorie per tutti i membri della società; 
  • i mores che vengono tramandate moralmente e hanno una forte importanza in termini di valore e legittimità; 
  • i folkways che sono le usanze e le consuetudini che a differenza dei mores mancano dello spessore di valore e legittimità.

LE ISTITUZIONI COME STRUMENTI DEL CONTROLLO SOCIALE

Il controllo sociale è un insieme di meccanismi che la società adopera per costringere le persone a rispettare le norme sociali.
I meccanismi utilizzati possono essere esteriori o interiori:
  • le sanzioni esplicitamente inflitte sono di tipo esteriore     
  • i meccanismi con cui si cerca di promuovere nelle persone l'interiorizzazione delle norme invece sono di tipo interiore. A scuola per esempio oltre a scoraggiare gli studenti a comportarsi in maniera sbagliati si cerca di incoraggiarli e convincerli ad essere disciplinati, responsabili e che questi caratteri li aiuteranno negli studi ma anche nella loro crescita umana.







Il controllo sociale dipende anche dall'istituzione stessa, il sociologo Erving Goffman, ha individuato le istituzioni totali, dove il controllo sociale esercitato è al suo massimo, ne sono un esempio i manicomi o le carceri. Questi sono tutti luoghi in cui le persone sono tagliate fuori dalla società per un lungo periodo di tempo e si trovano a condividere una situazione comune. Il risultato di questo forte controllo sociale è un'identità impoverita e degradata da una vita sociale ridotta a un rapporto con lo staff dell'istituzione.

LE ISTITUZIONI COME RETI DI STATUS E DI RUOLI

All'interno di un'istituzione le persone occupano diverse posizioni e svolgono compiti diversi. I sociologi definiscono queste posizioni status, ovvero la posizione che un individuo ricopre all'interno di un'istituzione. Dagli status conseguono diversi ruoli, che sono i comportamenti che ci si aspetta da un individuo in relazione al suo status.
Nella società ci sono molte istituzioni, una conseguenza di questo è che ogni persona assume su di sè una pluralità di status. Gli status possono essere ascritti ovvero legati a condizioni indipendenti dalla volontà dell'individuo e dal suo impegno oppure possono essere acquisiti ovvero si raggiungono studiando e maturando una specifica professione.
Spesso lo status è correlativo, ovvero si definisce in rapporto a un'altra posizione sociale per esempio genitore/figlio o insegnate/ alunno. Di conseguenza anche i ruoli discendenti sono correlati. 
Dalla pluralità di ruoli che una persona ha, è possibile che essi entrino in conflitto. Si definisce inter-ruolo un conflitto tra due o più ruoli diversi mentre si definisce intra-ruolo un conflitto tra comportamenti all'interno dello stesso ruolo.

LA STORICITA' DELLE ISTITUZIONI

Le norme che le istituzioni impongono agli individui sono soggette a mutamento storico. Il cambiamento delle istituzioni può prodursi in forme differenti:
  • Generalmente, con il crescere della complessità sociale c'è una crescente "specializzazione" di ognuna di esse, le funzioni di queste istituzioni diventano più specifiche, ed è possibile che alcune delle funzioni preesistenti adesso queste istituzioni non le abbiano più.
  • può accadere anche il contrario, quindi con il mutamento sociale le istituzioni acquista dei compiti che prima non aveva in precedenza.
Per capire le trasformazioni delle istituzioni è bene distinguere le funzioni manifeste dalle funzioni latenti, questa distinzione venne introdotta da Robert Merton. Le finalità sociali (funzione latente) di un'istituzione è possibile che non si sovrappongano agli scopi espressamente dichiarati (funzione manifesta) della sua esistenza. Le trasformazioni di un'istituzione investono soprattutto nei suoi aspetti latenti e meno in quelli manifesti.



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